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Formazione a distanza: le best practice per imparare in sicurezza

La formazione a distanza, in queste difficili settimane, sta servendo da un lato a “mantenere viva la comunità di classe, di scuola, il senso di appartenenza”, combattendo “il rischio di isolamento e di demotivazione”. Dall’altro, è strategica per “non interrompere il percorso di apprendimento”. Ecco come farla in sicurezza

da agendadigitale.eu

L’emergenza coronavirus di questi giorni porta a sostituire tutti gli aspetti della didattica tradizionale, con la FAD (Formazione a Distanza), sottraendola al ruolo marginale a cui fino ad oggi era relegata.

Quelli che erano strumenti integrativi, spesso a supporto dell’offerta didattica tradizionale, vengono messi alla prova, dando così luogo a una sfida interessante.

Occorre pertanto delineare le best practice più opportune per affrontare in serenità tale cambiamento.

Formazione a distanza e metodologie didattiche

La Formazione a Distanza (anche detta eLearning) costituisce un importante strumento per la didattica e l’apprendimento in diversi settori.

L’utente che vi approda può essere un professionista che intende aggiornarsi, un universitario che frequenta un’università digitale o addirittura un bambino delle scuole primarie o un ragazzo delle secondarie che, in un momento di emergenza come quello che si sta vivendo, si confronta con le attività di apprendimento a distanza previste dal MIUR.

Tale modalità didattica, diffusasi esponenzialmente nel corso degli ultimi anni, ha origini statunitensi.

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Mi chiamo Emiliano Onori, sono insegnante di italiano e latino e formatore. Vivo nella provincia di Perugia ma insegno in quella di Arezzo. Leggi tutto

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