Dopo aver visto attività per Snodi Formativi legate al #documentare e al #capovolgere, vediamo ora come strutturare un percorso formativo legato all’uso dei Social Network nella Didattica. Un Team per l’Innovazione, del resto, non può non conoscere le principali piattaforme di socializzazione delle informazioni, a prescindere dal fatto che voglia o meno utilizzarle. Se infatti lato docente c’è una comprensibile resistenza, legata spesso a fattori culturali più che tecnici, all’uso dei social network, lato studente occorre rilevare che tali strumenti siano molto diffusi e altrettanto apprezzati. Vediamo ora quali potrebbero essere i possibili percorsi di formazione.
- incontro: introduzione al mondo dei Social Network, didattici e non; differenze tra social generalisti come Facebook, Twitter, Pinterest e Instagram (che un Team per Innovazione deve sapere!), caratteristiche di social didattici come Edmodo, Class Dojo, Schoology, Twiducate. Normativa relativa alla privacy;
- incontro: creazione di un account generalista e di uno specifico; implementazioni di possibili strategie didattiche. In questo contesto sarebbe auspicabile lavorare per gruppi di modo da valutare e scegliere le strategie comunicative ed operative più adatte alle proprie esigenze (particolarmente diverse se si parla, ad esempio, di scuola primaria o secondaria di secondo grado)
- incontro: simulazione “lato studente” dell’uso di social network didattici; in questa occasione potrebbe avere una certa utilità usare ad esempio Edmodo per verificare l’usabilità della funzione “quiz” o della funzione che permette di svolgere e consegnare direttamente online i compiti assegnati dal docente;
- incontro: panoramica dei social meno noti (si ipotizza infatti che durante i precedenti incontri si sia data la precedenza a social come Twitter, Facebook ed Edmodo), ad esempio è possibile verificare l’usabilità di Pinterest come gestore delle immagini reperite online. Infine risulta senza dubbio opportuna l’indicazione delle applicazioni mobili per la gestione dei vari social citati.
In conclusione possiamo affermare che il mondo dei social network, didattici e non, può riservare una indubbia utilità per i docenti e per gli alunni; i primi possono usare strumenti gratuiti, flessibili e discretamente potenti a supporto (o in sostituzione) del registro online; i secondo possono apprendere aspetti che di certo ignorano (pensiamo all’uso non didattico di tali strumenti oppure alla normativa sulla privacy). Un Team per l’Innovazione, in altre parole, non può ignorare questo importante settore del web 2.0.
Emiliano Onori
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