L’idea dello “Sportello Digitale”
Continuiamo la serie di suggerimenti per migliorare l’implementazione del PNSD, rispetto alle figure di Animatore Digitale e Team Innovazione. La proposta che qui si avanza è molto semplice (e forse già informalmente attuata in molte scuole): istituire uno “Sportello Digitale” in ogni scuola, per venire incontro alle piccole e grandi difficoltà che i docenti incontrano nell’implementazione di nuove metodologie e/o strategie didattiche. Sul modello, dunque, dello “Sportello Didattico” aperto agli alunni, lo “Sportello Digitale” che qui si propone sarà tenuto, su prenotazione, dall’Animatore e/o dai membri del Team dell’Innovazione a vantaggio dei colleghi interni in un monte orario complessivo che risulti economicamente sostenibile per la scuola.
Le caratteristiche dello “Sportello Digitale”
Ecco di seguito alcune possibili caratteristiche:
- Prenotabile: ogni docente che ha bisogno del supporto dell’Ad o del Team, con congruo anticipo, si prenota su argomenti di sua richiesta o su temi proposti dall’Ad o Team
- Ogni Ad o membro del Team mette a dispozione un monte ore durante l’anno in cui tenere lo “Sportello Digitale”
- Il compenso (vexata quaestio) verrà computato, ad esempio, come un’ora di tutoraggio (ad es. 30 euro/orari secondo recenti tabelle PON)
- I formatori (Ad o Team) sono interni alla scuola quindi il loro reperimento è semplice e “just in time/case”
- I gruppi di docenti che richiedono i singoli interventi non dovrebbero superare le 4/5 unità, di modo da offrire un supporto personalizzato e laboratoriale, anche all’interno di unità orarie da 60 minuti
- I momenti di “Sportello Digitale” sono svolti all’interno della scuola, anche in orario mattutino, di modo da ridurre al minimo il disagio o di trasferte o di rientri pomeridiani
- I temi richiedibili saranno verosimilmente molto specifici, come pure gli argomenti messi a disposizione dall’Ad o Team, di modo da essere esauriti in 1/2h
I vantaggi dello “Sportello Digitale”
I vantaggi di questo “Sportello Digitale” possono essere molteplici:
- si dà una forma e un luogo agli interventi che gli Animatori e/o i membri del Team “comunque” svolgono, ma con un compenso ed una razionalità differenti
- il problema del compenso è facilmente computabile
- la formazione è tutta interna alla scuola (in termini di personale e logistica)
- gli argomenti trattati emergono dai docenti che ne fanno richiesta, in altre parole dai “reali bisogni” (non c’è dunque il rischio di seguire inutili e noiosi interventi “frontali” su temi già noti)
- i gruppi che di volta in volta vengono formati possono trasferire a loro volta sui colleghi quanto appreso (peer education)
Questi microinterventi non escludono naturalmente una formazione più strutturata, magari svolta da esperti diversi dagli Ad e dai Team interni alle scuole, tuttavia si propongono come una formazione più mirata, economica ed efficace.
Emiliano Onori
designdidattico.com
info@designdidattico.com
facebook.com/DesignDidattico
twitter.com/Designdidattico
telegram.me/designdidattico