Uno degli aspetti che meno viene considerato nel dibattito tra Animatori Digitali e Team Innovazione è l’educazione ai “Nuovi Media”. Presi dagli ultimi ritrovati tecnologici, dai più recenti (e non sempre utili) gadget e app presenti in rete, corriamo il rischio di non interrogarci su aspetti ben più profondi e significativi connessi al ruolo delle nuove tecnologie. Ecco, ad esempio, una serie di questioni profonde che le cosiddette “nuove tecnologie” potrebbero suscitare:
- Quale ruolo ha l’identità in un contesto ormai pervasivamente connesso?
- La “connessione” perenne può determinare una “disconnessione” intima e relazionale?
- Come cambiano le relazioni nel momento in cui esse di determinano dentro e fuori i contesti digitali?
- Quali sono i rischi e le opportunità che le cosiddette “nuove tecnologie” ci presentano?
- Il ruolo dei social media ha anche una valenza “esclusiva” oltre che “inclusiva”?
- Il “digital divide” non va forse arricchito col concetto, più delicato e complesso, di “competenza digitale”?
- Quali ambiti non possono e non devono entrare nel dominio dei nuovi media? E perchè?
Questi non sono che alcuni aspetti, tra i più rilevanti credo, che le nuove tecnologie ci impongono di discutere; occorre convincerci del fatto che non siamo (per lo più) educati all’uso di certi strumenti, non dominiamo determinate conseguenze (basti pensare ai recentissimi quanto luttuosi fatti di cronaca), e non ne prevediamo gli effetti nè a breve nè a lungo termine.
Se dunque noi adulti ed educatori siamo così poco esperti del problema, come possiamo pretendere che i nostri studenti siano utenti consapevoli ed equilibrati? A tal proposito credo che una delle azioni più urgenti, dal punto di vista culturale e politico prima che tecnico, che gli Animatori Digitali ed i Team dell’Innovazione possono sponsorizzare (e anche discutere se ne hanno competenza) sia quella di:
- Introdurre la Media Education a scuola (possibilmente non tramite solo progetti occasionali ed episodici)
- Promuovere il dibattito sull’uso critico degli strumenti di connessione (social network in primis)
- Estendere la discussione alla comunità di genitori
- Coinvolgere personale esperto in materia (psicologi, pedagogisti, etc.)
Pertanto invito tutti i colleghi Animatori a non preoccuparsi solo e soltanto di tematiche povere e insignificanti (come l’implementazione dell’ultima app per tablet) o meramente tecniche, ma li esorto ad innalzare il livello, culturale e politico, del dibattito in oggetto favorendo quanto prima e quanto più possibile l’educazione ai nuovi media.
In prossimi contributi in merito verranno date indicazioni operative e soggetti competenti da coinvolgere per progetti ad hoc.
Emiliano Onori
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