Come valorizzare al meglio con la Didattica Orientativa il Capolavoro dello Studente…e non solo!
IL CONTESTO E LA DIDATTICA ORIENTATIVA: A partire dall’anno scolastico 2023-24 ci sarà una novità potenzialmente molto importante: la presenza di Docenti Tutor e Orientatori (approfondisci qui il tema) che, a partire dalla secondaria di primo e a proseguire nella secondaria di secondo, avranno il compito di orientare in modo “permanente e sistematico” gli studenti delle scuole italiane. Ma come? Attraverso, tra l’altro, la pratica della Didattica Orientativa, vale a dire quel tipo di insegnamento che ha lo scopo, non già di trasmettere contenuti, ma di fornire strumenti per la conoscenza di sè e del proprio contesto formativo e professionale. La Didattica Orientativa, per sua natura, non può che essere interdisciplinare, deve cioè impegnare docenti e studenti in ambiti articolati, complessi e il più vicini possibile alla realtà.
IL CAPOLAVORO DELLO STUDENTE E’ proprio all’interno di questo scenario che si situa quello che, nel corso di formazione “Orientamenti” di Indire rivolto a Docenti Tutor e Orientatori, è stato chiamato il “Capolavoro dello Studente”. Di che si tratta? Il “Capolavoro” altro non è che un progetto o una esperienza portata avanti dagli studenti e che, a loro giudizio, viene ritenuto un risultato di particolare importanza. In altre parole il “Capolavoro” non è necessariamente la “Performance” migliore oppure l'”Artefatto” tecnicamente meglio riuscito, ma primariamente una esperienza ritenuta significativa sotto vari livelli: culturali, personali e, perchè no, anche emotivi.
FAR EMERGERE I “CAPOLAVORI” Perchè questa enfasi sui “Capolavori”? Essenzialmente per due motivi, di eguale importanza. Innanzi tutto dare valore e visibilità a esperienze e progetti che, troppo spesso, non hanno il giusto riconoscimento a scuola (magari perchè hanno una natura non prettamente “disciplinare”…). In secondo luogo per dare preziose indicazioni di orientamento ai ragazzi che li hanno sviluppati; se, ad esempio, una studentessa ha realizzato un “plastico” oppure un “robot” o, perchè no, un’opera d’arte figurativa, questo è segno di una sua particolare predilezione per ambiti che possono essere: architettura, ingegneria oppure arte. Si tratta quindi di partire dai “Capolavori” (e non dai voti collezionati…) per promuovere un orientamento diverso e, ci si augura, più efficace di quello tradizionale.
IL RUOLO DEI DOCENTI (TUTOR E NON SOLO) In questo rinnovato contesto quale è il ruolo del docente? Naturalmente, inutile ribadirlo, il docente rimane il responsabile scientifico dei contenuti ma, allo stesso tempo, assume anche una veste di “mentore” e “guida” nei confronti degli studenti, al fine di far emergere tutti i loro talenti, che non necessariamente vengono intercettati e valorizzati dalla tradizionale didattica. In tal senso un insegnamento meramente trasmissivo ed erogativo (che tutti dichiarano di non fare ma che risulta ancora tra i più diffusi…) difficilmente riuscirà a dare spazio a “talenti” e “capolavori”; occorre forse mettersi di lato, aprirsi alla creatività degli studenti e, soprattutto, progettare occasioni didattiche “attive”, nelle quali il ruolo di co-regista (se non di regista vero e proprio) spetta proprio allo studente. Siamo pronti per questa sfida?
CONCLUSIONI: In conclusione potremmo dire che, a livello informale, già tantissime scuole mettono in atto pratiche virtuose allo scopo di far emergere “talenti” e “capolavori”, tuttavia il progetto ministeriale vuole non solo favorire e diffondere tali approcci, ma anche e soprattutto documentarli mediante una piattaforma ad hoc che diverrà proprio lo spazio in cui diffondere, conservare e valorizzare i “capolavori” dei nostri ragazzi.
CONTATTI: Se interessati a realizzare una formazione su Didattica Orientativa e Metodologie Attive scrivere al formatore Emiliano Onori all’indirizzo info@designdidattico.com
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