(da mamamo.it)
I videogiochi vanno al museo, anzi, ci tornano. Dopo le esperienze di Past For Future e Father and Son, due avventure grafiche ambientate rispettivamente al Museo Nazionale Archeologico di Taranto e al Museo Archeologico di Napoli, il developer Tuo Museo unisce le forze con Sillabe SRL e le Gallerie degli Uffizi per un nuovo videogame, The Medici Game – Murder at Pitti Palace. Questa volta, l’azione si svolge a Palazzo Pitti, residenza storica della famiglia Medici a Firenze, e ci chiede di risolvere un mistero che dura da secoli sullo sfondo di una guerra tra sette e fitte simbologie esoteriche.
Il trailer del gioco. I testi di The Medici Game sono tutti in italiano, ma quando lancerete il gioco la prima volta saranno settati in inglese – dovrete selezionare la nostra lingua manualmente dalle opzioni.
Prima novità del gioco rispetto ai titoli passati, The Medici Game salta nel mondo del 3D. Infatti controlleremo la nostra alter ego, la giovane storica dell’arte Caterina, con una visuale da dietro le spalle e potremo visitare le sale di Palazzo Pitti guardandoci tutto attorno. L’effetto è notevole su cellulare, anche se la grafica ogni tanto mostra qualche sbavatura e incertezza nei movimenti, oppure con la “telecamera” che mostra Caterina quando si sposta tra un’area e l’altra della stessa stanza.
Caterina si introduce di soppiatto nel museo fiorentino in un giorno speciale, il 20 di maggio: una data che riecheggia durante tutta l’avventura, in cui dovrà (e dovrete) dipanare una matassa molto imbrogliata. Ogni stanza del museo contiene infatti degli enigmi che dovrete risolvere con materia grigia, astuzia e esplorando per bene tutto quello che c’è attorno a voi. Purtroppo, al contrario di quanto succedeva nei due giochi precedenti (anche se molto più semplici e in 2D) non è possibile esaminare le opere d’arte esposte nelle sale del gioco.
Uno degli enigmi più ostici del gioco: un piccolo suggerimento: notate che gli oggetti sul tavolo sono colorati.
I puzzle ricordano molto lo stile di avventure come Myst oppure, su mobile, la serie The Room. Ci sono quadri da ricomporre (ricordano il gioco del “25”), oppure scoprire come posizionare le lancette di un orologio per aprire una porta, o ancora posizionare degli oggetti su un vassoio in un ordine preciso. I primi enigmi sono abbastanza semplici, ma non temete: dopo qualche stanza, la curva della difficoltà sale come un ottovolante e non ci sorprenderebbe scoprire che passerete anche qualche dozzina di minuti per capire come risolvere alcuni di questi puzzle.
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Emiliano Onori
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